Tango Armonia

La Storia Del Tango
Argentino

La postura, l’abbraccio e la camminata che sono la base del mio ballo sono l’espressione più alta della nostalgia, della passione, del sentimento tradito e ritrovato, del tempo che passa e che non tornerà, del rapporto intimo che si crea tra uomo e donna che si muovono abbracciati, come un solo essere a quattro gambe: sono una metafora della vita. Non voglio dirvi altro di me: il resto ve lo faranno scoprire con pazienza, dedizione e passione i vostri maestri Pino e Pina. Vi accompagneranno per mano nel loro percorso didattico ad ascoltare il tango, a farlo risuonare nel vostro intimo e a tradurlo in passi e movenze, dalle più semplici fino alle figurazioni più complesse, alla conquista di una eleganza e armonia nel tango, una vera armonia tanguera fatta di passi meditati ed improvvisati. Scoprirete che io, il Tango, non sono solo un ballo, ma molto, molto di più. Sono cultura, sono passione , sono storia, sono amicizia e socializzazione, sono sentimento e filosofia di vita.



Io risveglio l’emotività più profonda in ogni uomo, attraverso le canzoni e le melodie della mia musica, attraverso il bandoneon lo strumento che prediligo per toccare le corde del vostro cuore se mi porrete ascolto, ma soprattutto saprò conquistare i vostri corpi, attraverso il movimento, se avrete la pazienza e la concentrazione sufficiente per muovervi come la mia musica saprà suggerirvi. La postura, l’abbraccio e la camminata che sono la base del mio ballo sono l’espressione più alta della nostalgia, della passione, del sentimento tradito e ritrovato, del tempo che passa e che non tornerà, del rapporto intimo che si crea tra uomo e donna che si muovono abbracciati, come un solo essere a quattro gambe: sono una metafora della vita. Nelle milonghe (le sale da ballo a me dedicate) sono sempre accompagnato da due miei cugini: la milonga, allegra, scherzosa, spiritosa e il vals, più romantico e sentimentale.

Ognuno prenderà di me ciò che più lo interesserà o affascinerà: poco, di più, abbastanza, molto.
Ma nessuno di voi mi possiederà mai completamente, perché io sono molto di più di tutti i tangueri del mondo messi insieme, con tutti i loro stili, le loro esibizioni, le loro scuole e gli infiniti modi di rappresentarmi.

Ed un ultimo messaggio prima di lasciarvi alle lezione di Pino e Pina. Permettetevi il lusso di sbagliare.
Io sono un ballo popolare dove l’errore è permesso.
Se si sbaglia con il cuore non c’è errore.


carlos gavito e il galateo della milonga

Carlos Gavito, grandissimo maestro e ballerino di Tango Argentino, ma sopratutto uomo dai modi raffinati e pieni di fascino, scrisse queste che erano, e sono, le regole sulle quali si basa la buona convivenza all’interno di una milonga : il galateo della milonga.
Queste regole vengono insegnate nei corsi di tango argentino fin dalla prima lezione di tango, affinché diventino parte del tango stesso.

il galateo

1 Quando si entra nella milonga ed è in corso un ballo non si attraversa la sala e si cerca di raggiungere il più rapidamente possibile il proprio posto camminando lungo la disposizione dei tavoli per evitare di intralciare il passo alle coppie che stanno ballando.

2 – Al tavolino, mentre è in corso un ballo, si cerca di stare in silenzio per non disturbare la concentrazione dei ballerini e per non coprire la musica.

3 – E’ maleducazione parlare durante le comunicazioni del musicalizador e soprattutto durante le esecuzioni del complesso orchestrale.

4 – La direzione del ballo è esclusivamente da destra a sinistra, quindi nel senso contrario a quello dell’orologio.

5 – La coppia si muove sempre e soltanto in avanti sulla stessa linea ideale. Non ondeggia a destra e a sinistra, non taglia la strada ad altre coppie, non effettua alcun passo indietro.

6 – Il tanguero prima di eseguire la salida (entrando in pista), controllerà lo spazio disponibile di intorno a se, aspettando il momento corretto per inserirsi nel ballo, eviterà il passo 1 e inizierà direttamente col passo 2 della base.

7 – Durante il ballo il tanguero evita sempre il passo indietro.

8 – Il tanguero durante il ballo controlla sempre lo spazio davanti a sè, a destra e a sinistra per evitare lo scontro con altre coppie

9 – Il tanguero si preoccupa di non condurre la propria ballerina addosso ad altre coppie.

10 – Se la milonga è affollata il tanguero evita in modo particolare di comandare alla
propria ballerina il voleo medio e alto, ganci, etc.

11 – Se la milonga è affollata la coppia non si ferma mai per eseguire una figura, se non negli spazi eventuali a fondo sala. La coppia che insiste nell’invadere lo spazio con figure può essere invitata ad abbandonare la milonga.

12 – Le coppie avanzate evitano di creare imbarazzo alle coppie principianti e tollerano i loro errori. Le coppie principianti devono tenere presenti le regole della milonga.

13 – Ai ballerini che non si conoscono si offre una cordiale accoglienza.

14 – I ballerini si salutano anche se non si conoscono.

15 – Quando si lascia la milonga non ci si scambiano i saluti creando gruppi nello spazio delle coppie che stanno ballando.

16 – Non si parla mentre si balla un tango.

CORSO FORMAZIONE MAESTRO DI TANGO ARGENTINO

Preparatore qualificato A.I.M.B (Associazione Italiana Maestri di Ballo) M° Basanisi Giuseppe impartisce lezioni per formazione Maestri di TANGO ARGENTINO.
Bronzo

Tango argentino

Diploma bronzo

Argento

Tango argentino – milonga – tango vals

Diploma argento

Oro

Tango argentino – milonga – tango vals

Diploma oro


Al corsista verra' consegnato il testo ufficiale d'esame per l'A.I.M.B..

Il giorno per le lezioni e la preparazione agli esami si terranno in base alla disponibilita' del maestro e del corsista.
Cosa dicono di noi...

Testimonianze

Pino, oltre che un bravo ballerino, sei un vero Maestro (con la M maiuscola). Infatti non sempre i ballerini molto bravi, gli artisti del ballo, sono poi capaci di trasmettere all’allievo con altrettanta bravura. Spesso mancano di comunicativa, di capacità didattica, non sanno ‘’scendere’’ dal palcoscenico al livello del principiante, si tratta di avere grande disponibilità d’animo e capacità di comunicazione. In questo Pino tu sei il numero uno!

Angelo e Maristella

Pino e Pina, abbiamo molto apprezzato il vostro corso di tango per principianti. Siete molto calmi e pazienti. Ripetete la stessa figura tante e tante volte, correggendo chi sbaglia, senza mai metterlo a disagio. Sapete mettere a proprio agio anche l’allievo più timido ed inesperto. Ma adesso che il corso è finito ci sorge spontanea una domanda :’’...Ma dove la trovate tutta ‘sta pazienza?

Alice e Ivano

Le lezioni di tango argentino con Voi sono un appuntamento settimanale da non perdere assolutamente. Impariamo e ci divertiamo. Vi seguiamo ovunque voi vogliate andare! ... e così sarà. Oltre che bravi insegnanti, siete anche degli ottimi organizzatori di pratica di ballo nelle migliori milonghe di Roma nei fine settimana. E così insieme a voi , ripetiamo le figure imparate a lezione e tutti insieme... andiamo a milonguear!

Angela e Luca

Chi l’avrebbe mai detto? Da come siamo partiti all’inizio dell’anno, siete riusciti a trasformare ‘’ dos manicos de scopas ’’ in una coppia di tangueri al primo saggio di ballo della loro vita! Non è il caso di montarci la testa, d’accordo. Abbiamo tanto da imparare , ma la cosa più difficile era iniziare. E’ stato molto bello e siamo certi che il prossimo corso per Intermedi ci procurerà ulteriori emozioni e soddisfazioni. Grazie

Franca e Luciano

Il tango è un pensiero triste che si balla! Ha detto un Poeta. E noi possiamo anche essere d’accordo con lui. Ma a dirla tutta, noi eravamo tristi quando non venivamo a ballare il tango con voi

Marzia e Dani

Cara Pina, il tuo primo (e ripetuto) insegnamento è stato quello di ‘’ascoltare’’ la musica, poi di farla scendere nel cuore e solo alla fine di tradurla in passi e movimenti. Non è solo una questione tecnica di passi, ma di tradurre una emozione in movimento. Se fosse solo una questione di passi sarebbe un ballo come tanti altri. Ma questo è TANGO! Hai proprio ragione. Quando riusciamo a metterlo in pratica, è tutta un’altra cosa!

Rossella e tutto il corso